Robocop: Analisi della Sceneggiatura - II° Parte
01.4b Novembre 2023 Proseguiamo con l’analisi della storia di Robocop.
Murphy è morto, ma la sua non è stata pura sfiga. La “sfiga” e il caso sono elementi fuori luogo in una storia perché non hanno un significato narrativo. Murphy è morto per un insieme di fattori: la sua squadra è stata ignorata dal centralino della polizia di Detroit, che li ha mandati a inseguire dei rapinatori rifiutando di inviargli unità di supporto, e in più per il troppo zelo Murphy e Lewis si sono divisi, non hanno agito insieme e quindi sono stati sconfitti dai criminali. Murphy è morto come uomo, ma la sua storia non finisce qui. Questa è la seconda parte dell’analisi della sceneggiatura di Robocop (1987)
Per godere al meglio della spiegazione vi rimando inoltre al corso base di Sceneggiatura del Duca di Baionette.
Il secondo atto.
Attraverso gli occhi di Murphy viviamo la sua trasformazione in Robocop. In diverse scene riceviamo indizi su come funziona il sistema visivo del cyborg: con informazioni impresse in primo piano e i dialoghi dei manager capiamo che Murphy ha perso la sua libertà e la sua memoria, ma allo stesso tempo ha guadagnato un corpo che gli dona una enorme forza e resistenza. Una scena dove i dipendenti festeggiano il capodanno in ufficio ci fa capire che del tempo effettivamente è trascorso dal momento della sua morte e quello della sua presentazione al resto del mondo.
Attraverso questa sequenza veniamo immersi in un mondo dove i corpi possono essere montati e smontati come le automobili, e si possono ricombinare: siamo, quindi, finiti nel futuro. Inoltre, grazie questo montaggio, sappiamo che alcune sequenze saranno vissute attraverso gli occhi di Robocop e potremo ottenere alcune informazioni aggiuntive rispetto all’uso dei dialoghi, ma ci arriveremo.
L'arrivo di Robocop al distretto di polizia di Old Detroit incontra la curiosità dei colleghi umani. Con brevi tagli scopriamo i poteri di cui Robocop si servirà più avanti: la registrazione delle memorie sotto forma di video e un sistema di mira accurata, che permetterà a Robocop di gestire una pistola che può sparare delle mini-raffiche. Per nutrirsi Robocop mangerà omogeneizzato: il suo apparato digerente è ridotto al minimo visto che deve solo sostenere il sistema nervoso centrale. Scopriamo anche che Robocop dovrà obbedire a quattro direttive di cui solo tre ci sono note: servire il bene pubblico, proteggere gli innocenti e sostenere la legge. Una quarta direttiva appare su schermo ma è segretata e scopriremo solo più avanti di cosa si tratta.
Al poligono di tiro Robocop polverizza i record dei suoi colleghi umani. Quando finisce di sparare, fa roteare la pistola e la infila nella fondina: grazie a questo gesto Lewis riconosce il partner che riteneva morto nell’incontro con Boddicker.
Una chicca: in questa scena Bob Morton è l'unico cazzone che non ha delle cuffie paraorecchie, confermando che è un imbecille che non si cura affatto dei rischi che corre.
In un montaggio di scene vediamo finalmente Robocop in azione:
Sventa una rapina in una drogheria affrontando un rapinatore a mani nude.
Salva una donna da due stupratori facendo saltare le palle a uno dei due, mirando attraverso le gambe della donna.
Al comune libera gli ostaggi di un ex-assessore trombato alle elezioni sfondando una parete e gettando il politico fuori dalla finestra.
In questa scena vediamo anche che la polizia possiede anche una squadra SWAT, che giustamente viene mandata a negoziare con l'ex assessore, non sia mai che debba sgombrare una fonderia da una banda di rapinatori che ha ucciso un loro collega. È utile che vediamo il Tenente Bushcock e i suoi uomini qui, la loro esistenza non ci sorprenderà quando li rivedremo in seguito alla fine di questo atto.
Come risponde il mondo.
I telegiornali sono entusiasti: Robocop ha salvato gli ostaggi e viene invitato a visitare una scuola elementare.
Nel frattempo i sindacati dei costruttori danno il loro nulla osta per il progetto di Delta City, rimuovendo uno degli ultimi ostacoli che impedivano alla OCP di procedere col proprio piano di ricostruzione del centro cittadino.
Scopriamo che Robert Morton, interpellato dal telegiornale, ora è diventato il vice presidente della divisione Security Concepts della OCP e promette che in poco più di un mese il problema della criminalità sarà risolto.
Torniamo quindi agli uffici della O.C.P.: un dirigente si congratula con Bob Morton per la sua promozione e gli chiede se vuole uscire, ma Bob non può: ha una cena a casa sua con un paio di modelle. Entrano nella “Executive Lounge” strisciando la loro tessera magnetica. Noi pensiamo che dal tono altisonante la “Executive Lounge” sia una sala di ristoro o un bar riservato ai massimi dirigenti: no, sono i cessi privati dei dirigenti! E non sono nemmeno bagni unisex, quindi pieni di maschi bianchi cisgender. (Tumblr ha appena preso fuoco).
Il dirigente senza nome interroga Bob su come ha fatto ad aggirare Dick Jones, Bob alza la sua voce criticando il presidente della sua divisione. Gli altri dirigenti lasciano il bagno, Dick Jones esce dal suo cubicolo e affronta Bob. Bob ora ha calpestato la sottile linea del rispetto, e di fronte a Jones non abbassa lo sguardo. Nota bene: Bob ha scelto la propria autorealizzazione, preferendola all’appartenenza alla compagnia. Ancora non ci è del tutto chiaro quanto possa essere pericoloso Dick Jones anche perché con la sua arroganza ci ha fatto un po’ la figura del fesso con l’incidente di ED-209, ma possiamo già immaginare che Bob pagherà ben presto lo scotto della sua insolenza.
Il fantasma di Murphy.
È notte. Robocop ha un incubo: sogna di quando è stato ucciso da Boddicker e i suoi scagnozzi. Si alza ed esce dalla sua celletta per andare in città, spaventando i tecnici che dovevano tenerlo sotto controllo.
Lewis incontra Robocop e gli chiede se è Murphy, ma Robocop nega di sapere a che cosa si riferisca. Bob Morton si incazza con Lewis e col sergente Reed, perché Robocop è una proprietà della OCP e Lewis non aveva alcun diritto di “interrogare” Robocop. Quando Morton se ne va, Lewis si scusa col sergente, ma lui la rassicura che lei non ha fatto nulla di male: anche per Reed Bob Morton è uno stronzo integrale. Nota bene: il sergente sostiene Lewis contro l'estraneo arrivando anche qui a sostenere “l'unione”, ma questo ci suggerisce anche di non avere troppa pena per Bob qualora gli capitasse qualcosa.
In periferia rivediamo un volto noto: Emil, l'autista della banda di Clarence, rapina un distributore di benzina e fa il bullo con l'impiegato. Robocop interviene e promette ad Emil che “Vivo o morto tu verrai con me.”
Emil se la fa nelle mutande: riconosce la frase e riconosce la voce. “Ti abbiamo ucciso”. Robocop si blocca: prima un incubo, poi una collega lo ha riconosciuto, e ora anche un criminale fa lo stesso… come è possibile? Tornato alla centrale Robocop si dirige in sala server: accede agli archivi digitali usando uno stiletto che esce dal dorso della sua mano e tramite la foto di Emil, estratta dalla sua memoria visiva, ne scopre il nome, i complici e scopre che Clarence Boddicker ha ucciso un certo Murphy.
Il punto di rottura.
Robocop decide di indagare e visita la sua vecchia casa. Visitando gli ambienti della casa, Robocop riesce recuperare alcune memorie della sua vita precedente: quando il figlio guardava TJ Lazer alla TV, quando per halloween si sono fatti una foto di gruppo e quando in un momento intimo la moglie gli ha dichiarato tutto il suo amore. Robocop rompe il chiosco dell'agenzia immobiliare: il suo nuovo scopo è sgominare la banda di Clarence e vendicare la sua morte.
Superamento del difetto fatale.
Mi sbaglierò, ma in un certo senso il superamento del punto di rottura indica che Robocop recupera in parte la sua dimensione umana, allontanandosi dall'essere solo un “prodotto” della OCP. Robocop riacquista la sua dimensione Murphy scegliendo di seguire una indagine, che è anche un percorso di vendetta, abbandonando l'illusione del vivere solo per rispondere alle emergenze cittadine. Murphy si è sacrificato seguendo il bisogno estetico/mistico nel martirizzarsi per essere “un buon poliziotto” e la vita nella cinica Detroit del 2048 ha risposto donandogli un corpo in kevlar e un guinzaglio.
Per adesso Robocop non deve ancora superare l'altra parte del suo difetto fatale, ovvero dover collaborare per superare le difficoltà, perché per adesso ha dalla sua parte l'hardware della OCP: finché ci sono pezzi di ricambio, gli ricaricano le batterie e gli forniscono barattoli di omogeneizzato da mangiare Robocop rimane ancora imbattibile.
La fase conosciuta. /1
Entriamo nella fase conosciuta con Robocop che arresta Leon Nash, uno dei complici di Boddicker, in una discoteca. Questa fase non aggiunge molto all'opera, anche se ci lascia intendere che Robocop è sulle tracce della banda.
In un intermezzo veniamo portati a casa di Bob Morton, che gioca a forza quattro e mangia pop corn con due modelle. Qualcuno suona alla porta ma Bob scopre con disappunto che non è il ragazzo della pizza, è Clarence Boddicker. Un momento, quel Boddicker? Perché? Perché Dick Jones, il grande amico di Bob, voleva mandargli una spogliarellista, ma ha premuto il tasto sbagliato e ha inviato il criminale a gambizzarlo e a farlo saltare per aria con una granata. In un video registrato Dick spiega a Bob che ha violato la regola cardine per sopravvivere a Detroit: scegliersi bene amici e nemici.
Il giorno dopo Clarence è in una fabbrica dove imbottigliano la cocaina, sta cercando di ottenere un forte sconto su una partita di droga da rivendere a Detroit. Sal, il mafioso, cerca di negargli lo sconto: Boddicker rende tutti tesi, ha ucciso un bel po' di poliziotti e fatto innervosire parecchie persone grazie ai suoi “agganci” nel cuore finanziario della città. Boddicker gli ricorda che anche Sal può guadagnarci dall'affare: Clarence ha una ottima rete di vendita, e se non è d'accordo a concedergli lo sconto, Sal si ritroverà a cagare cocaina a vita dal suo culo da guappo.
L’equivalente inglese del termine “guappo” per indicare un italiano è un termine inteso in maniera fortemente razzista. Di nuovo sarebbe come dire “maschio cis eterosessuale” su Tumblr.
Le due bande tirano fuori le pistole e stanno per farsi fuori a vicenda, ma Sal e Clarence si mettono a ridere.
Proprio quando trovano un intesa, Robocop sfonda il cancello principale della fabbrica: la sparatoria dura poco, Robocop è ben protetto dalla propria armatura, e la mira computerizzata gli permette di far fuori entrambe le bande. Boddicker tenta di fuggire, ma salta da una passerella su un tetto di un ufficio che cede sotto il suo peso, e perciò finisce fra le mani di Robocop, che lo lancia attraverso una serie di vetrate mentre gli legge i propri diritti. Boddicker confessa di lavorare direttamente per Dick Jones, ma Robocop è troppo incazzato e sta per ucciderlo. Si ferma solo perché Boddicker gli ricorda di essere un poliziotto anche lui, e la terza direttiva ricorda a Robocop che deve “sostenere la legge”, quindi non può uccidere il criminale a sangue freddo.
Ribadiamolo: Robocop è riuscito a sgominare un magazzino pieno di persone armate solo perché la sua armatura e il suo sistema d'arma sono tecnologie OCP, quindi, se vogliamo, il suo “super-potere” è l'essere stato prodotto da un gruppo di persone molto più preparate di un gruppo di criminali, proprio per gestire agilmente questo tipo di situazione. Ma il conflitto che affronta qui Robocop c’é: è interiore, e Murphy è diviso fra il desiderio di vendetta e il servire la legge. Insomma: “Prodotto un par di palle”.
La fase conosciuta. /2
Al distretto di polizia la situazione è tesa. Il sergente Reed sta litigando con dei sottoposti perché vogliono proseguire con lo sciopero. Robocop li interrompe, consegnandogli Boddicker. L'accusa è semplice: “è un ammazza sbirri”. Boddicker chiede subito di fare la sua telefonata, e chiama Dick Jones immediatamente.
Al quartier generale della OCP, Dick Jones si offre per farsi arrestare, ma mentre Robocop procede all'arresto si attiva la “direttiva 4”, la direttiva segreta: Robocop cade a terra e si contorce dal dolore e Jones spiega che la “direttiva 4” impedisce a Robocop di arrestare i dirigenti della OCP.
«You are our product, and we can't have our products turning against us.»
Di nuovo compare il tema della disumanizzazione già sollevata da Bob Morton dopo la crisi di Robocop in centrale: Robocop è un prodotto.
Dick Jones fa entrare ED 209, affermando che aveva anche dovuto uccidere Bob Morton perché aveva fatto uno sbaglio, e che è arrivata l'ora di cancellare quello sbaglio, quindi confessando il crimine.
Abbiamo già visto Dick Jones fare questa mossa, annunciare in maniera teatrale quando vuole uccidere qualcuno, solo che con il CD si era salvato (probabilmente la granata esplosiva ha cancellato anche il CD con il suo messaggio d'addio per Bob) e qui si aspetta che ED 209 elimini Robocop.
Robocop si salva a malapena da ED 209: entrambi sono lenti e pesanti e ben corazzati ma ED 209 è armato con cannoni di grosso calibro e lanciarazzi. Quando Robocop riesce a far saltare un braccio al droide, Dick Jones chiama la SWAT. L'inseguimento di ED 209 si interrompe solo quando Robocop riesce a fuggire grazie a un alleato inaspettato:
le scale.
Se Robocop fosse stato armato meglio, e non fosse stato scosso dalla Direttiva 4, forse avrebbe vinto agevolmente con ED 209, ma non avrebbe comunque potuto arrestare Dick Jones.
Il terzo atto.
Sceso fino al parcheggio, Robocop trova ad attenderlo il corpo della Swat e del distretto di Old Detroit: entrambi i gruppi hanno ordine di aprire il fuoco e distruggere il robot.
Appena il tenente Bushcock da l’ordine vediamo gli agenti semplici del distretto mandare al diavolo Bushcock e gli esaltati della SWAT: Robocop è un poliziotto come loro, ha chiuso una fabbrica di droga e catturato un famigerato ammazzasbirri da solo, e probabilmente è l'unico motivo per cui hanno avuto un po’ di sollievo dalla criminalità e dalla gestione incompetente della OCP.
I poliziotti “semplici” che protestano e abbandonano la scena all'ordine di Bushcock di fare fuoco potrebbero servire per due scopi contemporanei:
A livello della trama ricordarci che i rapporti fra la polizia e la OCP sono tesi.
Probabilmente, a livello di pubblico, serve per non attirarsi le proteste degli esponenti delle forze dell'ordine che sono andati al cinema a vedere il film con la famiglia.
Il resto della Swat invece apre il fuoco contro Robocop. Tutto il kevlar che lo avvolge non gli impedisce di venire umiliato e provare dolore. Sfugge a malapena, rotolando giù per le rampe del parcheggio sotterraneo, e riesce a sfuggire solo perché Lewis lo carica in macchina e lo porta via con sé.
Un altro finto notiziario ci ricorda che lo sciopero della polizia si terrà a mezzanotte.
Clarence Boddicker entra negli uffici della OCP dove le squadre di pulizia stanno portando via le macerie. Dick Jones lo ha chiamato per spingerlo a uccidere Robocop: del resto, se Robocop era arrivato a lui, la colpa è del criminale che si è fatto registrare mentre confessava di essere alle sue dipendenze. Clarence gli ricorda che è colpa della OCP se Robocop è in giro per le strade, e quindi sarebbe responsabilità dell'azienda pulire dove hanno sporcato. Ma alla fine arrivano a un accordo: Dick Jones armerà Clarence adeguatamente per finire il lavoro, e Clarence Boddicker potrà gestire tranquillamente il commercio della droga, del gioco d'azzardo e della prostituzione per servire due milioni di operai durante la costruzione di Delta City.
Di nuovo notiamo un accordo, in questo caso un patto fra diavoli, per continuare a sopravvivere.
L’esperienza di morte.
Lewis arriva alla fonderia abbandonata dove Murphy è morto: Robocop si è rintanato lì per sfuggire alla cattura.
Una piccola parentesi: penso principalmente il motivo per scegliere quella location sia stato un motivo economico: scegliere un'altra location avrebbe richiesto fare altro scouting e ripulire un'altra zona da eventuali pericoli per permettere la ripresa del film in sicurezza. Il fatto che lo scontro finale fra Robocop e Boddicker avvenga nello stesso posto dove è morto Murphy è un “felice incidente di percorso” che ci permette di mantenere un interessante parallelismo fra l'inizio e la fine del film.
Lewis consegna a Robocop dei barattoli di Omogeinizzato, ricordiamoci che Robocop non può mangiare cibo solido, una Pistola, e un trapano. Robocop si toglie il casco e finalmente vede il suo vero volto in uno specchio.
«It's really good to see you again Murphy»
Non sappiamo veramente quali siano i pensieri di Robocop, perché grazie al cielo la sceneggiatura ci fa sentire il suo animo pesante senza usare un infodump, ma possiamo comprendere dai silenzi che gli mancano moglie e figlio e che è scosso dalla realizzazione di essere uno schiavo incastrato in un sistema che lo ha disumanizzato e costretto ad un’efficenza considerata pericolosa proprio dalla stessa azienda che lo ha costruito.
«I can feel them but I can't remember them.»
Trasformazione.
È mezzanotte, lo sciopero della polizia ha inizio, gli imbecilli cominciano a vandalizzare e derubare i negozietti di un quartiere popolare. Emil si unisce alla festa spaccando una vetrina e mettendo al massimo volume la tv per permetterci di godere un altro pezzo della tv spazzatura del 2048.
Poco dopo arrivano anche gli altri membri della banda di Boddicker: qualcuno ha pagato la cauzione per tirarli fuori di galera e hanno ricevuto tutti una nuova e fiammante auto sportiva. Poco dopo arriva Clarence con un regalo per tutti: fucili Cobra di grosso calibro con munizioni esplosive.
Si divertono come dei cazzoni coi loro giocattoli nuovi: sprecano un sacco di munizioni per far saltare in area negozi, cassonetti dell'immondizia e automobili parcheggiate per strada. Dare grossi bastoni esplosivi a degli squilibrati non è il massimo dell'efficienza, però se riuscissero a combinare abbastanza materia grigia per mettere assieme un neurone potrebbero far saltare Robocop per aria e vincere. Clarence richiama all'ordine i suoi uomini e vanno a stanare Robocop.
Nel frattempo alla fonderia Robocop cerca di sparare ai barattoli di omogeneizzato, ma il suo sistema di mira è completamente sballato. Lewis lo aiuta mirando per lui.
Sentono passare l'auto e il furgone di Clarence. Robocop vorrebbe che Lewis andasse via, ma la donna rifiuta. Non si divideranno: affronteranno i criminali assieme.
Climax.
Lo scontro finale vede Robocop e Lewis approfittare della loro conoscenza e abilità per eliminare la banda di Boddicker. Robocop li distrae e fa secco uno di loro, ma quando rispondono capiamo che il fucile Cobra è potente ma impreciso e che la banda di Boddicker è abituata a usare armi ben più leggere.
Emil si mette alla guida del furgone e cerca di investire Robocop ma finisce contro una cisterna piena di acido.
Lewis insegue Boddicker sull'auto, Robocop sfugge a Leon Nash che ancora non riesce a colpirlo col fucile. Leon si imbatte in Emil, ora ridotto a goblin urlante, e si spaventa alla vista del collega, spingendolo via.
In seguito Emil finisce investito dall'auto di Clarence, esplode in mille pezzi oscurando il parabrezza dell'auto, facendo finire il capobanda in un fossato.
Lewis esce dall'auto e Clarence le spara con la pistola, centrandola alla spalla. Nota bene: qui vediamo anche il fucile Cobra di Clarence in mezzo al fossato: come sia finito lì non lo sappiamo perché non lo vediamo cadere dall'auto di Clarence. È giusto un microscopico errore di continuità, ma possiamo far finta che sia volato via dall'abitacolo mentre l'auto si ribaltava.
Robocop affronta Clarence. Clarence nota che Leon è sulla gru e distrae il poliziotto abbastanza a lungo per fargli scaricare addosso una pila di detriti. Lewis uccide Nash facendo saltare la cabina della gru col Cobra e sviene. Ora ci sono solo Clarence e Robocop. Clarence infilza Robocop con una sbarra, Robocop lo sgozza con il puntale che usa per accedere ai terminali.
Lewis è malmessa ma se la caverà, ora Robocop deve solo affrontare un ultimo scoglio per chiudere l'indagine.
Come mai Robocop e Lewis vincono?
Nella loro ingordigia Clarence e i suoi scagnozzi hanno creato le condizioni per fallire: hanno usato armi a cui non sono abitutati; hanno affrontato Robocop senza un piano; non hanno nemmeno sfruttato l'elemento sorpresa. Pensavano di poter bullizzare Robocop così come lo avevano fatto con Murphy e innumerevoli altri poliziotti. Inoltre, i criminali hanno compiuto l'errore di dividersi il che é comprensibile solo perché la fonderia è un labirinto, e solo uno di loro poteva avere il tablet per tracciare Robocop (e corre pure come un idiota in auto).
Infine, se Leon Nash avesse mantenuto la calma e avesse sparato a Emil per risparmiargli il dolore, Clarence non sarebbe finito fuori strada e non si sarebbe dovuto confrontare con Lewis e Murphy.
D’altro canto Murphy e Lewis hanno vinto perché hanno “una vita di servizio della legge alle spalle”, e Lewis si è salvata perché Boddicker è veloce con la pistola ma non è così preciso da riuscire a centrarla in testa, soprattutto dopo essersi ribaltato con l’automobile. Quindi una vittoria meritata, che funziona bene e che punta non solo sull’abilità di Robocop e Lewis, ma anche sul gioco di squadra.
Conclusione.
In sala riunioni Dick Jones annuncia che a breve ED 209 pattuglierà le strade, trasformando quindi lo sciopero della polizia in un vantaggio economico per la OCP.
Robocop parcheggia di fronte all'ingresso degli uffici OCP. Un ED 209 lo minaccia affinché sposti l’automobile ma Robocop tira fuori un fucile cobra e lo fa saltare per aria.
In sala riunioni Robocop annuncia che Dick Jones è ricercato per omicidio ma che non può arrestarlo. Il vecchio chiede quali prove abbia Robocop, e il poliziotto tira fuori il puntale, ancora incrostato del sangue di Clarence, e riproduce il video di Dick Jones che afferma di aver ucciso Bob Morton.
Dick Jones va nel panico: prende in ostaggio il Vecchio, usando la pistola che a inizio film Kinney aveva puntato contro ED 209 ma Robocop non può intervenire.
Il vecchio licenzia Dick Jones e si divincola, la direttiva 4 scompare lasciando Robocop libero di agire, quindi Robocop spara a Dick Jones e lo fa volare fuori dalla finestra, completando il caso e riuscendo a vendicarsi della propria morte.
Il Vecchio è impressionato e chiede a Robocop come si chiama, alchè il poliziotto risponde «Murphy.»
Come vediamo, anche qui Robocop vince grazie alla collaborazione di un “onesto cittadino”, e allo stesso tempo Dick Jones perde perché viola il patto di collaborazione fra colleghi della stessa azienda. Ovviamente il finale così è soddisfacente: la gente a Old Detroit muore e ogni tanto muoiono anche gli stronzi.
«That’s life in the city.»
Il film funziona?
Abbiamo visto che Robocop, il film, ha un significato: per sopravvivere nella giungla urbana del futuro bisogna collaborare, e da questo significato abbiamo tratto sia il difetto fatale che interpretare le relazioni e azioni dei protagonisti.
Pochi elementi sono di troppo, l’unica scena un po’ debole è quella dell’arresto di Leon Nash in discoteca, a mio avviso con poco conflitto, serve solo per giustificare la retata successiva e dà giusto un po’ di colore alla vicenda, ma è una cosa che salta all’occhio solo dopo parecchie visioni.
Le altre scene invece riescono tutte a introdurre cose che vedremo usate in scene successive: anche quando Robocop esce in città, una scena un po’ inutile secondo l’arco di trasformazione di Dara Marks per spiegarci chi sia o quale sia il problema che deve affrontare per vincere, riceviamo elementi che ci mostrano i suoi poteri, o che vengono usati successivamente, come la Swat.
Quindi sì, Robocop non sarà immaginifico quanto un film dell’MCU, e grazie tante sono anche passati 40 anni e la tecnologia degli effetti speciali è migliorata esponenzialmente, ma la storia è ben costruita e non ci sono scene che siano prive di significato. Quindi per quanto mi riguarda è promosso a pieni voti.