Robocop: Analisi della Sceneggiatura - I° Parte
01.4a Novembre 2023 Stanotte ho sognato Clarence Boddicker che mi inseguiva imbracciando il fucile Cobra: era incazzato perché non avevo ancora inviato la newsletter.
Abbiamo già visto come Robocop (1987) utilizza dei temi di attualità per costruire una satira feroce della società Americana che ha trasceso il tempo. Ma la qualità dei temi trattati è inclusa in una storia solida?
Per analizzare la storia utilizzerò le regole descritte da Dara Marks nel suo L'arco di trasformazione del personaggio (Dino Audino Editore), così come spiegata dal Duca di Baionette. Questo è il mio primo esercizio, e se ci sono errori perdonatemi. O flammatemi nei commenti.
Impostazione della storia.
Abbiamo visto che il film Robocop (1987) non è malaccio: è un film cazzone al punto giusto con grandi idee che esaminano la società attraverso una storia ambientata nel futuro.
Tuttavia, ho già criticato il fatto che, nonostante i suoi indubbi pregi di contenuto, la “visione del futuro” di Robocop è invecchiata un po' male e che non fa un buon lavoro né come film poliziesco (troppo lineare e poco legato alla soluzione di un crimine) né come film di supereroi (ovviamente qui paragonandolo agli aspetti immaginifici dei film moderni): è in sostanza la storia di origine di un Roomba con la calibro 9.
La domanda quindi rimane: nonostante questo, a livello di sceneggiatura, Robocop è ben costruito?
L'idea di fondo. /1
L'idea di fondo del film è “Un poliziotto, per indagare su un omicidio, affronta un caso di collusione fra una multinazionale e una banda di criminali.” Quindi è un classico poliziesco, dove il protagonista vuole far affiorare la verità e consegnare i criminali alla giustizia. Il difetto fatale come si innesta con l'idea di fondo? Sia una multinazionale che una banda sono organizzazioni di persone: non è possibile affrontarli da soli correndo a testa bassa.
Il protagonista di questa storia è Murphy, un padre di famiglia e un “buon poliziotto”. Lo conosciamo quando viene trasferito, come premio per l'ottimo lavoro svolto, da un distretto tutto sommato “sicuro” di Detroit al vecchio centro storico, il distretto più violento della metropoli, dove ogni giorno la gente muore durante le continue sparatorie.
Murphy tuttavia non si tira mai indietro davanti a una sfida e affronta sempre a testa alta i criminali da solo: grazie a questa sua caratteristica, che sarà il difetto fatale di voler affrontare i problemi da solo, Murphy si ritroverà accerchiato e finirà con un foro di proiettile nel cranio, e quindi dichiarato morto in ospedale. La storia non finisce qui, perché nel 2043 la tecnologia è così avanzata che il suo cervello viene integrato in un corpo meccanico, qui definito “una protesi totale”. E così Murphy viene trasformato dalla Omni Consumer Products, che è anche la causa indiretta della sua morte, in Robocop: un cyborg armato pesantemente capace di affrontare da solo situazioni pericolose e complesse, ma non tutte.
Il poliziesco.
Gli elementi che inquadrerebbero questo film nel filone poliziesco sono ancora presenti, ma sono decorativi: la parte di raccolta prove è convenientemente semplificata dall'elemento fantastico, infatti Robocop registra le memorie sotto forma di video e può riprodurle a suo piacere, addirittura trasmetterle ad altri dispositivi attraverso un puntale che esce dal polso, riproducendo così le confessioni che ha ottenuto dai criminali.
La stazione di polizia è più uno sfondo per darci il polso della situazione in città tramite i piccoli conflitti fra il sergente Reed e gli avvocati dei criminali, Reed e i sottoposti che vogliono scioperare oppure Reed e la OCP. Il conflitto nelle scene alla centrale è sempre presente ma non intralcia mai Murphy o Robocop. È una scelta corretta per questo tipo di opera, la vita in centrale ci serve principalmente per far sapere a noi spettatori qualcosa in più che Murphy potrebbe non notare come strano (è il meccanismo dell’“ironia drammatica”) ovvero la polizia viene gestita male secondo un progetto ben determinato e non solo per “ottenere più soldi dall'appalto del comune”. Ma ci arriveremo.
Il primo atto.
La scena che apre il film è uno spezzone di un telegiornale, dove gli speaker ci introducono alcuni dettagli del mondo del 2043: gli Stati Uniti posseggono cannoni laser orbitanti, la tecnologia dei cuori artificiali è così avanzata da non richiedere l'uso di ingombranti macchinari esterni, e poliziotti continuano a morire a Detroit. Dick Jones, il direttore del reparto “sicurezza” della Omni Consumer Product che dirige tramite appalto la polizia, in un’intervista giustifica l’azienda specificando che i poliziotti sapevano benissimo che cosa avrebbero affrontato quando si sono arruolati.
«If you don't like the heat, stay out of the kitchen»
In chiusura i presentatori fanno gli auguri di pronta guarigione all'agente Fredrickson, rimasto in fin di vita dopo essersi scontrato col criminale Clarence Boddicker.
Status quo.
Tramite un taglio vediamo la vita al distretto di “Old Detroit”. Il quartiere è una discarica umana a cielo aperto, e la vita alla centrale di polizia è difficoltosa. Il sergente Reed è costretto a cacciare via paralegali scassapalle che vorrebbero corromperlo per fare uscire il proprio cliente in anticipo piuttosto che aspettare di poter parlare col giudice, e un accattone lo implora per ottenere del caffè caldo da bere.
Murphy si presenta al sergente: è stato appena trasferito da un distretto più tranquillo e Reed gli dà il benvenuto ricordandogli che «Qui ci si guadagna da vivere» e lo spedisce a indossare la propria armatura. Attraverso i discorsi dei colleghi di Murphy sappiamo che la OCP sta continuando a inviare nuovi agenti a Old Detroit, ma non sta mettendo a posto il sistema per fornire supporto armato e medico agli agenti sul campo che si trovano in difficoltà.
«Omni Consumer Products what a bunch of morons. They're gonna manage this department right into the ground.»
Un collega di Murphy incita i poliziotti a scioperare, ma arriva Reed per svuotare l'armadietto di Fredrickson e rimuovere la targhetta col cognome del collega appena morto. Reed ricorda ai suoi uomini del sacrificio dei colleghi morti nell'adempiere il loro dovere e quindi di smettere di parlare a vanvera di scioperi. Poi Reed porta Murphy via con sé. La scena si conclude col primo piano dell'armadietto di Murphy con la sua targhetta.
Incidente Scatenante.
L’incidente scatenante della storia di Murphy avviene lontano dal suo sguardo: tre manager della OCP si dirigono a una presentazione dove sono presenti fra gli altri il presidente (chiamato come “Old Man”, il “Vecchio”, non ci viene fornito un nome vero e proprio) e Dick Jones, il senior executive che abbiamo già visto nel telegiornale di apertura. Dai dialoghi capiamo che uno dei tre manager, Bob Morton, è interessato a portare avanti il suo progetto a scapito del progetto ED-209 presieduto dallo stesso Dick Jones e fonte innumerevole di ritardi e problemi per la Divisione Sicurezza. Kinney, uno dei due colleghi, suggerisce a Morton di non inimicarsi Jones ma Morton lo riprende intimandogli di farsi i fatti suoi.
La presentazione inizia con i discorsi del Vecchio e di Dick Jones che nascondono sotto una patina di cortesie, applausi auto-celebrativi e gergo manageriale il disegno che la Omni Consumer Product ha per Detroit: affiancare la polizia con un proprio prodotto, l'ED 209, che poi potrà rivendere all'esercito una volta dimostrato il suo valore sul territorio cittadino.
Appena ED 209 entra in ufficio si rivela essere imponente e pericoloso: un droide da combattimento pesante, con due cannoni automatici e lanciarazzi. Un piccolo carro armato con le gambe. Jones tranquillizza i colleghi chiede a Kinney di aiutarlo a portare avanti la presentazione: gli dà un arma e chiede a Kinney di puntarla contro ED 209. ED 209 si attiva e intima a Kinney di posare l'arma entro 20 secondi. Kinney obbedisce ma un glitch impedisce a ED 209 di terminare il conto alla rovescia. Kinney scappa per salvarsi ma i colleghi lo spintonano via per evitare di finire nella linea di fuoco del droide: alla fine ED 209 lo crivella di colpi. Non sarebbe stato meglio caricarlo con dei proiettili a salve, magari?
Il Vecchio è esterrefatto e sbraita che se non possono risolvere il problema della sicurezza a Detroit non potranno portare avanti Delta City, il programma di rinnovamento cittadino sul quale la OCP sta scommettendo, continuando a perdere soldi. Bob Morton approfitta dell'accaduto per scavalcare Dick Jones e proporre il progetto Robocop al Vecchio, e che sta solo aspettando “un volontario” per poter cominciare.
L'idea di fondo. /2
Con le loro azioni Dick Jones e Bob Morton sottolineano il tema dell’“agire da soli e morire” o “agire in squadra e sopravvivere”.
Dick Jones ha potere perché i suoi sottoposti hanno paura di lui ed eseguono i suoi ordini. Ma Dick Jones ha potere anche perché lavora all'interno della OCP. Lui piega la legge al di fuori della compagnia, esasperando la polizia con le sue manovre politiche e tentando di introdurre ED 209 da vendere ai militari, ma allo stesso tempo arricchisce la compagnia e riceve scroscianti applausi dai colleghi executive. Senza Dick Jones l'OCP sarebbe molto più povera e forse non avrebbe nemmeno il controllo della polizia di Detroit. Dick Jones quindi agisce in squadra, quindi è un vincente.
Bob Morton invece vive il lavoro da manager come il gioco del football, ed è sempre alla ricerca di qualche varco per poter partire in contropiede e segnare punti a proprio personale vantaggio. Quando ED 209 mutila Kinney, tutti sono increduli ma Bob è attento a cogliere l'occasione, calpestando i piedi a Dick Jones. Ora, il fatto che sta dando all'azienda una occasione per esplorare un nuovo prodotto, quindi una nuova fonte di guadagno, e allo stesso tempo portare avanti il progetto di Delta City gli darà un po’ di tregua, però, come gli hanno ripetuto i suoi colleghi più volte, si è messo sulla strada di un nemico dal quale difficilmente si potrà salvare.
Questa scena comunque mette in rilievo anche il difetto fatale di Murphy, il protagonista. Parlando del progetto Robocop, Bob Morton spiega al Vecchio che stanno “spostando dei candidati presso Old Detroit, scelti per fattore di rischio.” Tradotto: sappiamo che a Old Detroit i poliziotti muoiono e pensiamo che Murphy fra gli altri si getterà a testa bassa nel pericolo, facendosi assassinare e consegnandoci un corpo che potremo usare per i nostri esperimenti. Ricordiamoci anche che la OCP sta sabotando il distretto di polizia di Old Detroit gestendolo male e impedendo i soccorsi in caso di emergenza, quindi il problema non è tanto se qualcuno ci rimarrà secco e donerà il suo corpo per il progetto Robocop, ma quando ciò avverrà.
Richiamo all'azione.
Davanti a un bar in pausa pranzo Murphy si allena per far roteare la pistola prima di rimetterla nella fondina, come fa TJ Lazer, l'eroe della TV adorato dal figlio. Questo è uno dei richiami che permetteranno in seguito alla gente di riconoscere Murphy all'interno di Robocop. Ma il momento di tranquillità passa presto, un codice 211, rapina a mano armata, richiama Murphy e Lewis all'azione.
I rapinatori sono su un pesante furgone porta valori, Clarence Boddicker, l'ammazza sbirri che abbiamo visto in una foto nel telegiornale a inizio film, sta scorticando vivo il compagno che ha usato gli esplosivi per aprire il caveau: ha bruciacchiato le banconote usando troppo esplosivo. Emil, l'autista, avvisa gli altri: Murphy e Lewis sono alle loro calcagna e Boddicker gli dice di rallentare e farsi affiancare dai poliziotti.
Murphy e Lewis sanno di essere in minoranza, quindi usano diversi sotterfugi per tentare di rallentare e fermare i rapinatori. Riescono anche a ferirne uno. Boddicker quindi chiede al compagno se sa volare, e quindi lo prendono e lo lanciano contro l'auto della polizia, interrompendone l’inseguimento facendola sbandare.
Una piccola nota di colore: dopo l'inseguimento di O.J. Simpson, i pochi sprazzi di Fox News che ci capita di guardare sulla tv italiana, i vari Fast and Furious e i videogiochi come Need For Speed e GTA, una scena del genere ci sembra anacronistica e improbabile: i criminali sarebbero seguiti dall'alto da elicotteri, e dietro di loro avrebbero squadroni di macchine della polizia a braccarli, altro che “solo” Murphy e Lewis. La scena continua a funzionare solo perché vogliamo sottolineare come la OCP nel 2043 stia gestendo male la forza pubblica, e infatti a inizio inseguimento la radio avverte i due poliziotti che dovranno attendere 15 minuti per ottenere rinforzi.
Primo punto di svolta.
Murphy e Lewis rintracciano il furgone dei rapinatori: si sono rintanati in una vecchia fonderia dismessa. La radio li avverte che dovranno attendere 20 minuti per ottenere rinforzi. Una banda di ladruncoli rapina una banca e solo due poliziotti sono all'inseguimento? Il sindaco dorme? Il governatore del Michigan che fa? Come mai il capo della polizia… ah, già, è Dick Jones della OCP il capo della polizia, come non detto.
«Well you call it.»
«Let's do it.»
Murphy e Lewis decidono di affrontare i rapinatori e si dividono. Lewis viene presa a pugni e messa K.O. con una caduta. Murphy fa secco uno dei rapinatori e tiene sotto tiro Emil, l'autista, promettendogli che “Vivo o morto tu verrai con me.”
Murphy sta per arrestare Emil, ma arrivano altri due colleghi e Clarence e lo disarmano.
«You gotta be some kind of great cop, coming here by yourself.»
Quindi lo umiliano, lo mutilano facendogli saltare una mano, lo fanno soffrire sprecando un sacco di colpi contro il suo giubbotto antiproiettile, e Lewis non lo può salvare perché fra lei e i rapinatori c'é una grata di metallo, e infine Clarence prende la sua pistola, la punta alla tempia di Murphy e lo uccide.
Murphy muore, ma non è la fine della sua storia.
Empatia.
Come mai a questo punto parteggiamo per Murphy, quindi soffriamo per il suo martirio?
Vediamo come è stato costruito il suo personaggio:
È competente? Sì, lo abbiamo visto come si è adoperato per far fuori due di loro, uno durante l'inseguimento, gestito in maniera impeccabile pur essendo solo in due in auto, l'altro in risposta alla resistenza all'arresto.
Lo vediamo come fulcro del bene? Sì, i rapinatori hanno gettato uno dei loro colleghi fuori dal furgone, inoltre rapinano banche e negozi per poter acquistare droga da rivendere.
Ci sono altre cose che ci fanno parteggiare per lui, magari un momento dove ha “salvato un gattino”? Sì, abbiamo anche quello: ama il figlio e vuole impressionarlo imparando a far roteare la pistola come il suo eroe alla TV.
Ottiene una sofferenza ingiusta? Sì, è stato abbandonato dalla O.C.P. e quindi costretto a morire come un cane, perché la O.C.P. sta gestendo volontariamente di merda il distretto di polizia Old Detroit.
Tuttavia Murphy ha fallito ed è “morto” a causa del proprio difetto fatale, valutare il suo lato “estetico/mistico”, ovvero servire la legge, ben di più della sua sopravvivenza e dell'appartenenza al corpo di polizia, e dagli indizi ne eravamo ben consci che sarebbe accaduto: sapevamo che Murphy non avrebbe avuto supporto e avrebbe rischiato di affrontare 5 criminali da solo, quindi la morte non è un momento di “pura sfiga”.
L'idea di fondo. /3
L'ultimo personaggio importante per delineare l'idea di fondo è proprio Clarence Boddicker. È un bullo che disprezza la vita, è capace di prendere qualcuno che lo ha aiutato innumerevoli volte e gettarlo giù da una camionetta in corsa senza pensarci.
Ma allo stesso tempo sa come circondarsi di persone che gli rimangono leali e che tornano da lui: sa intrattenerli e tenerli uniti in una visione dove la banda stessa può scalare la piramide del sottobosco criminale. Insomma, Boddicker sa sfruttare la situazione del caos di Old Detroit a vantaggio suo e dei suoi consociati. Nella Old Detroit del futuro, Boddicker è un vincente, proprio come Dick Jones della O.C.P.
Murphy e Lewis invece, quando hanno affrontato Clarence e i suoi scagnozzi, non hanno agito in squadra, e pertanto la morte di Murphy era l'unico tragico corollario che potevamo attenderci.
Intervallo.
Se siete arrivati fino a qui forse volete leggere anche la seconda parte, che trovate proprio qui 👇
Non temete, ho promesso a Clarence di farlo uscire prestissimo (giusto il tempo di correggerlo).